Qui
non c’è bisogno di fare la sua biografia.
Mi piace invece sottolineare
come l’amicizia duri ancora oggi, con le cene, le telefonate, gli
incontri del giovedì sera di noi “Amici miei”; e poi le uscite di
pesca, quelle istituzionalizzate o le poche altre che riusciamo a
strappare, ciascuno dribblando impegni, nipoti o gli acciacchi dell’età.
Chi ha letto o leggerà i miei diari
di pesca si imbatterà spesso in Piero e negli altri Amici: è
inevitabile, direi che dopo i venti siamo cresciuti insieme…
Ma a parte questo lato personale, nel
processo evolutivo della pesca a mosca italiana, per oltre trenta anni
Piero è stato uno degli autori più competenti, assidui e prolifici,
legando la sua collaborazione alla rivista Pescare (Editoriale Olimpia)
oggi scomparsa, e firmando una dozzina di libri fra i quali spiccano
quelli famosi sulla costruzione delle mosche;
testi oggi introvabili, che hanno “allevato”generazioni di fly tiers.
Molti, spesso inconsapevoli, usano
attrezzi o morsetti da lui progettati e disegnati.
La sua idea di raccogliere ad uso
privato e personale tutti i suoi articoli in tre volumi “fatti in casa”
diventa dunque una testimonianza unica e fondamentale, uno spaccato del
tempo e del processo di crescita che ha accompagnato i pescatori a
mosca italiani e costituisce un piccolo, grande patrimonio di
scienza e conoscenza. Gli sono grato per avermelo affidato e per
regalarlo alle vecchie e nuove generazioni di pescatori a mosca.
E’ per questo motivo che ho il
piacere di accogliere tutti i suoi scritti su queste pagine telematiche
con la finalità di riproporli e preservarli dalle tarme del tempo.
Attraverso questi articoli ritrovo,
immagini, luoghi, fiumi, esperienze, persone ed eventi che hanno
accompagnato e arricchito anche il mio percorso di uomo, di amico e di
pescatore con la mosca.
E con me, credo molti altri.
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